“Non è bastata la disinfestazione, con chiusura del museo, per debellare l’odioso attacco delle zecche alla Galleria degli Uffizi iniziato sabato scorso. Giovedì mattina un’impiegata (…) è stata punta da un acaro ed è finita all’ospedale.”
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In questi ultimi giorni un nuovo scandalo ha occupato le pagine di molti quotidiani: allarme zecche! Tornano le zecche! Questa volta persino agli Uffizi di Firenze, patria della cultura e dell’arte.
Si tratta in particolare delle cosiddette zecche molli. Chiamate così perché il loro corpo (in termini tecnici “idiosoma“) non presenta scudi chitinosi come nelle zecche dure, quelle per intenderci che si ritrovano sui cani. La specie incriminata dovrebbe essere quasi sicuramente Argas reflexus.
Le zecche molli del genere Argas
L’Argas è un parassita di piccoli roditori, pipistrelli e uccelli. Infesta molto frequentemente i nidi e i luoghi di riposo dei piccioni. Queste zecche hanno delle abitudini notturne come le cimici.
Di giorno si nascondono in anfratti e fessure nelle immediate vicinanze dei loro ospiti. Di notte fuoriescono da questi nascondigli e pungono il proprio ospite con il loro apparato boccale appuntito (detto “gnatosoma“). Si nutrirono così del suo sangue. Terminato il pasto tornano di nuovo a nascondersi nei loro rifugi.
Le zecche molli possono pungere l’uomo e provocare dermatiti
Alcuni esemplari presenti nei tetti degli edifici, dove sono localizzati i nidi di piccioni e altri volatili, possono penetrare nelle abitazioni e infestarle. Fanno questo attirate dall’anidride carbonica che emette l’uomo quando respira.
In questi casi, in assenza del proprio ospite, si nutrono di sangue umano pungendo ripetutamente l’uomo. Le loro punture provocando delle lesioni cutanee molto pruriginose. Esattamente quello che è successo agli Uffizi con la povera impiegata per intenderci!
Le zecche molli trasmettono malattie infettive
Il morso delle zecche molle, al pari di quello delle zecche dure, può veicolare molti tipi di agenti infettivi (virus e batteri). La trasmissione avviene perché le zecche prima di pungere l’uomo si sono nutrite con il sangue infetto di roditori o uccelli (serbatoi dell’infezione). Durante la puntura le zecche rigurgitano con la propria saliva questi agenti infettivi che nel frattempo si sono moltiplicati nel loro organismo.
Quindi:
Serbatoio infetto (es. roditore malato) —> zecca molle —> uomo
Se vivi in un abitazione che ha il tetto infestato dai piccioni corri il rischio di avere la casa infestata dalle zecche molli.
In questi casi se hai delle lesioni è importante risalire alla causa della tua dermatite. Attraverso TESTIX è possibile verificare se le punture che ti affliggono derivano dall’attività delle zecche molli o di qualche altro insetto o acaro che si nasconde nella tua abitazione
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A presto
Sara