Come si prende la scabbia? È la domanda che sempre più spesso mi fanno chiamando il nostro numero verde nazionale 800 92 61 62. In questi ultimi anni la scabbia sembra essere di nuovo tornata. Ogni tanto escono articoli sui giornali di nuovi casi di scabbia nelle scuole. Ne abbiamo già parlato QUI. Molte persone ci chiamano angosciate per sapere se il proprio figlio può aver contratto la scabbia. Ci chiedono se anche loro corrono il rischio di avere la malattia. Altri ci chiamano sostenendo di aver contratto la scabbia nella propria casa. Sono convinti che Sarcoptes sia un acaro ambientale che possa infestare, al pari degli acari della polvere, i materassi.
Vero o falso?
In questo articolo voglio fare chiarezza una volta per tutte su come si prende la scabbia.

La scabbia è una malattia propria dell’uomo causata dall’acaro Sarcoptes scabiei. La dermatite provocata dall’azione di Sarcoptes è caratterizzata da lesioni cutanee rossastre che causano un intenso prurito. L’acaro misura 200-400 micrometri, quindi circa 0,2 millimetri. Perciò risulta invisibile ad occhio nudo. Sarcoptes vive scavando delle gallerie negli strati superficiali della cute dell’uomo. E’ dotato di scaglie dorsali che gli consentono di penetrare nella cute e di impedirne l’uscita. Quindi è costretto a continuare il suo tragitto nei tessuti. L’acaro della scabbia si nutre dei fluidi tessutali prodotti dalla sua azione di scavo nella pelle.
Ma non finisce qui: infatti Sarcoptes non solo si nutre, ma oltretutto si riproduce all’interno della pelle. La femmina di S. scabiei rilascia nei cunicoli cutanei dove vive 2-3 uova al giorno per circa 60 giorni. Dopo 4-5 giorni le uova schiudono e fuoriescono i giovani acari allo stadio larvale. Le larve completano il loro sviluppo fino a diventare adulti negli strati superficiali della pelle, continuando a scavare cunicoli.
Avrai capito anche tu che S. scabiei non può vivere liberamente nell’ambiente come altri acari. Molti studi hanno accertato che lo stadio adulto non riesce a sopravvivere fuori dalla cute più di 72 h circa. Le uova invece possono al massimo resistere nell’ambiente per 30 giorni.
Ora che abbiamo chiarito come vive e si riproduce S. scabiei diventa davvero facile spiegare come si prende la scabbia.
Per essere contagiati dall’acaro della scabbia bisogna avere contatti diretti e molto stretti con una persona infestata. Quando intendo contatti diretti non mi riferisco ad una semplice stretta di mano o un saluto affettuoso. Mi riferisco a contatti intimi e/o rapporti sessuali, alla condivisione dello stesso letto. Qui infatti possono rinvenirsi S. scabiei provenienti dalle scaglie cutanee distaccate dalla pelle dell’ospite infestato.
Nel letto inoltre possiamo trovare anche le sue uova. Le larve che nascono dalle uova possono infestare le persone che dormono sullo stesso letto. Non devono però passare più di 30 giorni. Abbiamo detto infatti che le uova resistono nell’ambiente al massimo per 30 giorni. Quindi se avvengono delle schiuse nel lasso di questo periodo le larve possono essere infettanti. Ricorda che comunque i giovani acari non sono in grado di sopravvivere a lungo sul letto.
Insomma, come si prende la scabbia? Fondamentalmente in due modi:
– Per contatti diretti con una persona scabbiosa;
– Condividendo oggetti, come indumenti, asciugamani, letti, poltrone o divani con una persona scabbiosa.
Assolutamente da escludere lo sviluppo ambientale dell’acaro. Sarcoptes NON è un acaro ambientale come Dermatophagoides o Glycyphagus. È un acaro parassita dell’uomo che vive solo nella cute umana.
Se hai delle lesioni sulla pelle di colore rosso che ti fanno impazzire dal prurito non pensare subito alla scabbia. Non è così frequente. Certamente meno diffusa rispetto ad altre dermatiti da artropodi (insetti o acari). Ad esempio quelle scatenate da Pyemotes, Scleroderma, Glycyphagus, Cimice dei letti, ecc.
Abbiamo fin qui parlato di come si prende la scabbia. Ma non di come fare per sapere se se ha la scabbia o un altra dermatite da artropodi.
Voglio rispondere ancge a questa tua domanda.
La prima cosa da fare è quella di rivolgerti al tuo dermatologo. Il dermatologo deve accertare se le tue lesioni sono punture provocate da artropodi. Oppure se hanno un’altra origine.
Nel primo caso, se è scabbia, il dermatologo generalmente la diagnostica abbastanza agevolmente. Per quanto riguarda le altre dermatiti da artropodi purtroppo il dermatologo non può farlo. Non può capire qual è l’artropode che le sta causando. Può solo accertare che sono lesioni derivate da punture di artropodi.
In questi casi è necessario identificare con certezza la specie di artropode responsabile della tua dermatite. I trattamenti ambientali generici non sono mai risolutivi. Ogni artropode ha la propria biologia e richiede una specifica strategia per eliminarlo.
Per questo nasce TESTIX. Il primo test di laboratorio direttamente a DOMICILIO per scoprire quale insetto/acaro si annida a casa tua.
Se vuoi saperne di più su Testix Clicca QUI.
Se sospetti di avere un insetto o un acaro che ti pungono contattaci al nostro numero verde nazionale
o scrivici al segunte indirizzo di posta elettronica: info@glispecialistidelladisinfestazione.com
A presto!
Opzioni : Cronologia : Opinioni : Donate | Chiudere |
Una risposta