“Caso di Scabbia per una studentessa tifernate, è allarme nelle scuole. La ragazza frequenta un istituto superiore di Città di Castello, Asl ha già attivato procedure di protocollo per scongiurare rischio contagio”
Questo è un articolo datato 21 Ottobre 2015, uno dei tanti da un po’di tempo a questa parte che si leggono su questa malattia contagiosa, se vuoi leggere l’articolo originale clicca il link qui sotto:
[hyperlink style=”1″ href=”http%3A%2F%2Ftuttoggi.info%2Fcaso-di-scabbia-per-una-studentessa-tifernate-e-allarme-nelle-scuole%2F300904%2F” new_window=”Y” font_size=”15″ font_style=”bold” font_color=”%23e20e0e” align=”center”]Caso di scabbia per una studentessa tifernate, è allarme nelle scuole[/hyperlink]
Solo nel 2012, in Lombardia, sono stati segnalati più di 1000 casi.
Un po’ in tutta Italia la scabbia è ricomparsa e si sta diffondendo soprattutto nei luoghi dove l’affollamento è maggiore, come nelle scuole, perché la trasmissione di questa malattia avviene per contatti interumani stretti (cosa che neanche molti dermatologi ti dicono).
Ma non corriamo troppo e cominciamo dall’inizio:
Cos’è la scabbia?
La scabbia è una malattia parassitaria provocata da un piccolissimo acaro appartenente al genere Sarcoptes (specie Sarcoptes scabiei var. hominis).
Il Sarcoptes è una specie di acaro molto piccolo (circa 0,3 mm) che possiamo definire in “continuo adattamento al proprio ospite”.
Infatti esiste un’unica specie divisa in numerose varietà che si differenziano tra loro per alcune caratteristiche morfologiche e per il parassitismo ciascuna di un ospite preferenziale:
- Sarcoptes scabiei var. suis: che parassita il suino,
- Sarcoptes scabiei var. canis: che parassita il cane,
- Sarcoptes scabiei var. hominis: che si è specializzata nel parassitismo dell’uomo e del quale ti parlerò da questo momento in avanti, quindi leggi con attenzione le prossime righe,
- ecc.
Come fa l’acaro della scabbia a parassitare l’uomo?
Gli acari di un soggetto malato che si trovano a stretto contatto con la pelle di un nuovo ospite penetrano negli strati superficiali della pelle umana emettendo una secrezione che disfa la pelle. Aiutandosi con le zampe si insinuano così nella cute scavando delle gallerie nello strato corneo della cute.
Le femmine all’interno delle gallerie rilasciano circa 2-3 uova al giorno (uova di acaro dentro la tua pelle ma ti rendi conto!!). Una femmina adulta può deporre nel corso della sua vita che dura 30 giorni anche 50-60 uova.
Le uova schiudono dopo circa 4 giorni e i giovani acari (larve esapodi) migrano nelle zone più superficiali delle pelle, dove subiscono una serie di mute, passano per lo stadio di ninfe ottopodi, fino a quando diventano adulti.
Dopo circa 2 settimane i maschi e le femmine si accoppiano e di nuovo le femmine fecondate scavano ulteriori gallerie.
in sostanza un circolo vizioso dal quale non è semplice uscire.
Quali sono i sintomi?
I sintomi della scabbia sono piuttosto particolari. I più evidenti e che ti dovrebbero far accendere la lampadina sono quattro :
SINTOMO #1 – IL CUNICOLO
Il segno caratteristico, chiamato patognomonico dai medici, è il cunicolo, in sostanza la galleria scavata dall’acaro nella pelle dell’uomo ad un ritmo di circa 0,5 mm al giorno che risulta visibile anche ad occhio nudo (può arrivare ad un 1 cm di lunghezza); se riesci a vedere questo segno sulla pelle di una persona la diagnosi di scabbia è presto fatta!
SINTOMO #2 – LE BOLLICINE
Potresti aver notato delle bollicine arrossate (in termini tecnici papule e noduli) molto pruriginose negli spazi interdigitali delle mani, polsi, ascelle, gomiti, natiche, scroto e pene nell’uomo, nelle labbra della vulva e nelle areole dei capezzoli nella donna.
Queste lesioni generalmente compaiono, a causa di una risposta di ipersensibilità alle feci e al corpo dell’acaro.
SINTOMO #3 – IL PRURITO
Il prurito in questa malattia può comparire con una certa frequenza quando il soggetto parassitato si toglie i vestiti per andare a letto. Il termine tecnico con cui i dermatologi chiamano questo fenomeno è Atmocnesi.
SINTOMO #4- LE CROSTE
Nelle forme crostose di scabbia compaiono delle vere e proprie croste che possono essere infestate anche da più di un milione di acari. Ovviamente le persone che manifestano questa forma di scabbia sono quelle più contagiose. Forme del genere si manifestano soprattutto in soggetti immunodepressi.
ATTENZIONE AI BAMBINI PERCHE’…..
Nei bambini al di sotto dei due anni di età possono essere infestate dall’acaro delle regioni che normalmente non sono interessate nell’adulto: il viso ed il cuoio capelluto. Possono poi essere colpiti anche nelle altre sedi tipiche dell’adulto.
Quanto è diffusa la scabbia?
La scabbia è una malattia contagiosa molto diffusa, più di quanto tu immagini.
Pensa che l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno nel mondo si verifichino circa 300 milioni di casi di scabbia.
In Italia i casi di scabbia sono aumentati in questi ultimi 10 anni, soprattutto nelle case di cura, ospedali, scuole, ovvero gli ambienti dove sono maggiormente frequenti i contatti tra le persone.
Come si prende la scabbia?
La scabbia si prende attraverso uno stretto contatto tra un soggetto infestato che diffonde l’acaro nell’ambiente e i soggetti sani che entrano in stretto contatto con il soggetto scabbioso.
Sebbene i contatti sessuali possano essere una possibile causa di contagio questa non è l’unica causa, né la più comune, di contagio.
Il contagio può avvenire direttamente oppure indirettamente attraverso dei materiali contaminati dall’acaro che sono venuti a stretto contatto con un soggetto scabbioso: letti, vestiti, ecc. L’acaro infatti può sopravvivere nell’ambiente lontano dal proprio ospite anche per 24-36 ore in determinate condizioni di temperatura e umidità dell’aria (21°C e 40-80% di umidità).
L’ACARO DELLA SCABBIA NON E’ L’UNICO RESPONSABILE DI PUNTURE E BOLLE.
L’errore che non DEVI assolutamente commettere se hai un problema dermatologico come punture, prurito o bolle, è di pensare subito che sia colpa della scabbia.
Esistono molti acari diversi, con almeno 4 macro-tipologie di modi di aggredire l’uomo.
Ne parliamo diffusamente in questo articolo:
[hyperlink style=”1″ href=”http%3A%2F%2Fglispecialistidegliacari.com%2F4-acari-che-pungono-luomo-il-numero-2-e-terrificante%2F” new_window=”Y” font_size=”15″ font_style=”bold” font_color=”%23de0707″ align=”center”]Quattro Acari che pungono l’uomo, il numero 2 è terrificante[/hyperlink]
Ecco perché prima di stabilire qualsiasi strategia di disinfestazione, devi prima essere certo di aver individuato il parassita che hai in casa.
Se non capisci l’origine del problema e quindi quale acaro si annida in casa tua non potrai gestire e risolvere il problema in modo efficace.
Inoltre corri dei rischi correlati che ti invito a considerare:
- Continui ad avere le bolle perché non hai risolto il problema all’origine
- Butti via tanti soldi per prodotti insetticidi generici, che non hanno alcuna efficacia sugli acari
- Spruzzando insetticidi creii un ambiente altamente tossico e potenzialmente pericoloso per te e i tuoi cari.
Vuoi evitare di commettere questi errori?
DEVI NECESSARIAMENTE capire quali acari sono presenti nella tua casa o continuerai a spalmarti pomate su pomate prescritte dai più svariati dottori senza venirne mai a capo.
Se vuoi scoprire quale acaro si annida in casa tua esiste un Kit di rilevazione a domicilio che ti può aiutare, si chiama TESTIX e trovi tutte le informazioni per richiederlo cliccando sull’immagine qui sotto
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